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Cos'è un Bassorilievo.

Il bassorilievo è un metodo di scultura che intaglia il marmo o la pietra dalla superficie di un blocco squadrato. Esso significa contrasto rialzato e dà la sensazione di vedere un quadro in rilievo. L'immagine ritratta è rilevata sopra la superficie piatta e di sfondo. Per esempio, se una lastra di marmo è spessa 10 centimetri prima di iniziare a scolpirla, lo sfondo, alla fine, potrà essere spesso 5 centimetri e l'immagine in rilievo sarà spessa fino a 5 centimetri. In alcuni lavori di scultura la figura può essere molto più sporgente rispetto allo sfondo ed in questo caso si parla di altorilievo. Questa tecnica consente di vedere l'immagine molto più sporgente facendo vedere il soggetto senza deformazioni al variare dell'angolo di visione.   

Il bassorilievo si distingue dalla statuaria (o scultura “a tutto tondo”), non solo perché le sue figure aderiscono al fondo, ma anche perché l’esecutore deve risolvere problemi simili a quelli che si incontrano nella pittura: ad esempio, la resa della profondità spaziale e l’articolazione di quadri e scene in sequenze narrative. Sovente i bassorilievi fanno parte della decorazione architettonica di un monumento, ma possono costituire anche opere autonome.

Si chiama invece “altorilievo” un rilievo scolpito nel quale le forme sono definite nelle tre dimensioni, ma restano unite al fondo, determinando così effetti di notevole profondità.

 

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Cenni storici

 

Nell’arte greca, etrusca e romana bassorilievi colorati erano inseriti nei frontoni, nei fregi e nelle metope dei templi: rappresentavano perlopiù scene mitologiche e immagini degli dei. Sulle steli funerarie e sugli antichi sarcofagi furono scolpiti bassorilievi con i ritratti dei defunti, scene allegoriche, storiche e mitologiche: ad esempio, la lastra che chiudeva il sarcofago etrusco dei Tetnies di Vulci (oggi al Museum of Fine Arts, Boston) raffigura una coppia abbracciata distesa sul letto. In epoca classica, i bassorilievi furono anche impiegati nella decorazione di importanti monumenti pubblici. La celebre Colonna Traiana, a Roma, è completamente ricoperta da bassorilievi, che rappresentano in fasce a spirale scene ed eventi dell’impero di Traiano.

Nel Medioevo il bassorilievo acquisì maggiore diffusione e importanza per il decadimento della statuaria e la fioritura di edifici religiosi da arricchire con immagini sacre ed edificanti. Nei primi secoli dell’età cristiana, sulla decorazione pittorica e musiva prevaleva certamente la decorazione architettonica con rilievi scultorei, in pietra, marmo e stucco.

Le facciate delle chiese, i capitelli, gli stipiti dei portali erano ricoperti da bassorilievi che rappresentavano scene sacre e motivi ornamentali vegetali, geometrici o zoomorfi. Le facciate delle chiese avevano metope e fregi in rilievo con le storie dell’Antico Testamento e raffigurazioni di animali reali e fantastici. L’altare, il ciborio, il fonte battesimale e tutti gli arredi sacri erano lavorati a rilievo, in diversi materiali (oro, argento, pietra, marmo, bronzo): ricordiamo ad esempio i raffinati bassorilievi a stucco del ciborio della basilica di Sant’Ambrogio a Milano, nello stile tipico dell’arte ottoniana (fine del IX secolo).

Nell’età moderna furono scolpiti bassorilievi non solo per la decorazione di edifici religiosi, ma anche per la decorazione di dimore signorili e palazzi pubblici. Nel Palazzo Te di Mantova, ad esempio, Giulio Romano ornò alcune stanze con fregi in stucco all’antica. Durante il Rinascimento il bassorilievo si trovò spesso a competere con le tecniche pittoriche nella rappresentazione dello spazio, secondo la nuova visione prospettica. Il più grande maestro in questo campo fu Donatello, che per primo applicò ai bassorilievi la prospettiva lineare: un esempio eloquente è il pannello in bronzo per il fonte battesimale del Battistero di Siena (1425-1427) raffigurante il Festino di Erode.

Dopo il Rinascimento l’impiego del bassorilievo diviene sempre meno frequente nelle arti plastiche. Attualmente è limitato alla decorazione architettonica: cornici di finestre, portali e trabeazioni di palazzi privati sono spesso arricchiti da motivi vegetali o geometrici a rilievo, mentre di largo impiego nel settore funerario trovano applicazione i Bassorilievi con soggetti sacri per la realizzazione di lapidi.

 

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